È appeso a un filo in Spagna il governo socialista di Pedro Sanchez. Prima la manifestazione di domenica scorsa a Madrid delle destre unite (Partito popolare, Ciudadanos e Vox), poi lunedì l’apertura del processo ai 12 leader indipendentisti arrestati dopo il referendum di ottobre 2017, accompagnato da nuove proteste.
Ed è in questo contesto che oggi il parlamento ha rigettato la legge Finanziaria 2019 proposta dall'esecutivo (191 no, 158 sì). A questo punto il premier potrebbe annunciare da un momento all’altro la fine della legislatura e la convocazione delle elezioni politiche con oltre un anno d'anticipo sulla normale conclusione del quadriennio.
La situazione per l'esecutivo è precipitata venerdì scorso dopo la rottura dei contatti con i partiti indipendentisti catalani per avviare un tavolo negoziale sul futuro della regione. A quel punto i rappresentanti di Esquerra Republicana e PdCat alle Cortes hanno annunciato il loro veto alla legge di bilancio presentata dal governo socialista. Insufficienti i voti di Psoe e Podemos per dare l'ok ai conti.