Due piccioni con una fava. Si potrebbe riassumere così la svolta fiscale della Spagna. In un colpo solo ha approvato due nuove tasse: webtax e Tobintax. Ovvero, la tassazione dei colossi digitali e delle transazioni finanziarie. Madrid conta di rastrellare in questo modo 1.818 milioni di euro l’anno.
La Tobintax prevede un’aliquota dello 0,2% sulla vendita di azioni di società spagnole con un valore di borsa di oltre 1.000 milioni e saranno gli intermediari finanziari che eseguiranno l’ordine di acquisto a pagarla. Gli incassi ipotizzati dall’esecutivo iberico sono pari a 850 mln l’anno.
Anche in Italia è in vigore la Tobin Tax con un’aliquota dello 0,2%, ma le legge prevede la possibile riduzione del 50% se la transazione finanziaria è avvenuta all’interno di mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.