Il welfare state spagnolo è sempre più in difficoltà. Il deficit della spesa per la sicurezza sociale raggiungerà un livello record quest'anno: oltre 18 miliardi di euro. La stima è realizzata dall'Autorità indipendente per la responsabilità fiscale (Airef).
Esprimendo la spesa in termini percentuali del Pil, il deficit non sarà dell’1,1% come previsto dall'esecutivo. La stima è giudicata “molto improbabile”. Il presidente Airef, José Luis Escrivá, ritiene che il valore più probabile sarà pari all’1,5%.
Dunque, tenendo conto che il Pil raggiungerà 1,2 trilioni quest’anno, è possibile desumere che il deficit supererà i 18 mld di euro. Ciò significa che il gap tra Pil e spesa per il welfare torna su a posizionarsi su alti livelli, contraddicendo le previsioni del governo. Mariano Rajoy ha affermato che il deficit sarà eliminato “presto” e il ministro del Lavoro e della Sicurezza sociale, Fátima Báñez, ha anche sottolineato che la tendenza si è invertita. Ma la realtà, secondo le stime Airef, è che la creazione di posti di lavoro e la crescita economica non sono ancora in grado di arrestare la caduta. Anzi la pressione aumenterà, anche sulla spesa per pensioni e sanità.
Il presidente Airef punta l’indice contro l’Istituto nazionale di statistica, colpevole di basare le proprie analisi su stime e proiezioni demografiche sbagliate. È un errore escludere una possibile maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro e, soprattutto, i fenomeni migratori. Irrealistico più che sbagliato.