Anche se nel 2023 la produzione è scesa ai livelli più bassi degli ultimi sessant’anni, nel mondo c’è ancora troppo vino, a dimostrazione del fatto che la domanda sta diminuendo a ritmi più veloci rispetto a quanto ipotizzato. Secondo l’International organization of vine and wine, il consumo globale è inferiore alla produzione almeno dal 1995.
Negli ultimi trent’anni il settore ha subìto duri colpi in seguito al cambiamento delle abitudini e dei gusti dei consumatori e alla stagnazione economica. Molte persone, soprattutto i trentenni, preferiscono sempre più le bevande a basso contenuto di alcol o analcoliche, o al massimo consumano vini bianchi e rosé al posto di quelli rossi.
In Francia il governo ha stanziato duecento milioni di euro per incentivare i coltivatori a sradicare le vigne e usare il vino per produrre etanolo in cambio di 75 euro per ettolitro. La regione di Bordeaux ha ricevuto fondi addizionali per distruggere 9.500 ettari di piantagioni.
Il piano, tuttavia, non sembra aver funzionato molto bene, visto che nel 2023 la Francia ha superato l’Italia come maggior produttore mondiale di vino.