Materie prime, il cacao batte il bitcoin

Nel 2024 raggiunti numeri da record: il cacao si è rivalutato del 170 per cento. Il caso del caffè

Materie prime, il cacao batte il bitcoin

Il 2024 si è rivelato un anno da record per i prezzi di cacao e caffè. 

Il cacao ha raggiunto un prezzo di chiusura di 11.241 dollari a New York, con un incremento di circa il 170% dall’inizio dell’anno, superando nella rivalutazione asset in crescita come il bitcoin che ha segnato un aumento del 120%. Le cause di questo rialzo sono da attribuire a un’offerta in difficoltà, dovuta a squilibri climatici, e a una domanda che, nonostante l’aumento dei costi e dei prezzi, si è mantenuta robusta.

Particolarmente colpiti sono stati i due maggiori produttori mondiali di cacao, la Costa d’Avorio e il Ghana, che insieme rappresentano circa il 60% della produzione globale. Le piante di cacao hanno subito effetti devastanti a causa di un susseguirsi di piogge eccessive e un incremento delle malattie agricole.

In parallelo, il caffè arabica ha fatto registrare il livello più alto negli ultimi 50 anni, con chiusure a 321 centesimi a New York, alimentato da timori di raccolti scarsi in Brasile, il principale produttore mondiale.

Anche in questo caso, le cattive condizioni climatiche hanno rappresentato un fattore determinante. I produttori, preoccupati per una potenziale carenza di offerta, hanno iniziato a trattenere i loro chicchi, rispondendo a una domanda che si manteneva forte nonostante l’aumento dei prezzi.

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