
Nei giorni scorsi, il presidente dell’Ufficio federale di polizia criminale tedesco (BKA), Holger Münch, ha lanciato l’allarme per “un aumento del consumo di cocaina”. La droga si sta diffondendo molto rapidamente in Germania, perché il mercato in Nord America è saturo e il traffico di droga è ora “più concentrato sull’Europa”, secondo Münch.
La cocaina è diventata la droga più diffusa in Germania: numeri e sequestri boom
Il Commissario federale per le dipendenze e le droghe, Burkhard Blienert, è preoccupato: “Oltre il doppio delle persone fa uso di cocaina rispetto a pochi anni fa. Questo rende la cocaina la droga illegale numero uno in Germania. Viviamo in tempi incerti, e in questi tempi le persone si rivolgono sempre più alla droga”. Secondo il rapporto sulla situazione del BKA, la quantità totale di cocaina sequestrata in Germania nel 2023 ha raggiunto la cifra record di 43 tonnellate. Si tratta di oltre il doppio rispetto all’anno precedente. Anche le autorità doganali hanno segnalato un rapido aumento dei sequestri di cocaina, quasi raddoppiati tra il 2021 e il 2023. Al contrario, non si sono registrate variazioni significative nei numeri relativi ad altre droghe illegali.
L’impatto della crisi dell’eroina sul mercato della cocaina
Le analisi delle acque reflue nelle città tedesche mostrano concentrazioni crescenti di residui di cocaina, il che indica un netto aumento del consumo. Una delle ragioni addotte da Münch per l’aumento del consumo di cocaina è che il mercato dell’eroina è cambiato drasticamente, “perché i talebani hanno interrotto la coltivazione dell’oppio in Afghanistan”, il che ha portato a una “carenza” di eroina, confermata anche dall’organismo delle Nazioni Unite che monitora il traffico di droga a livello mondiale, secondo cui si registra un calo del 95% del consumo di eroina .
Il ruolo dei porti del Nord Europa nel narcotraffico
I porti del Mare del Nord di Amburgo, Rotterdam nei Paesi Bassi e Anversa in Belgio sono da tempo centri del traffico di droga proveniente dal Sud America. Le navi cargo provengono spesso dalla metropoli portuale di Guayaquil, in Ecuador. Il paese è diventato un centro nevralgico del narcotraffico internazionale in pochi anni. Secondo l’esperta di sicurezza Carla Alvarez dell’Instituto de Altos Estudios Nacionales di Quito, “l’Ecuador si trova proprio tra il primo produttore mondiale di cocaina, la Colombia, e i numeri due e tre, Perù e Bolivia. E Guayaquil, con il suo porto, la logistica e le infrastrutture, è il punto ideale per il trasbordo della droga. Inoltre, la regione amazzonica al confine con il Perù è un enorme varco con pochissimi posti di blocco”.