I casi di coronavirus nel mondo hanno superato i 2 milioni, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University. E circa la metà sono stati registrati in Europa.
Il numero dei decessi è salito a 126.776 e quello delle persone guarite a 484.781. La maggior parte delle vittime riguardano l’Europa con Italia, Spagna e Regno Unito in testa alla triste classifica.
Mentre in Cina proseguono i contagi ‘importati’, negli Usa il numero dei morti si attesta a oltre 26.000. Lo Stato di New York, epicentro dell’epidemia negli Usa, ha superato le 10.000 vittime.
Torna, intanto, a infiammarsi la polemica sulla Cina. A gennaio, malgrado il 14 una riunione della leadership cinese avesse determinato che probabilmente si stesse profilando un’epidemia, la città di Wuhan tenne banchetti e feste di massa, mentre milioni di cinesi avevano iniziato a viaggiare per il Capodanno lunare.
Il presidente Xi Jinping lanciò un avviso pubblico solo sei giorni dopo il vertice, il 20 gennaio. Lo scrive l'Associated Press, evidenziando che a quel punto, più di 3.000 persone erano già contagiate.