La più grande azienda alimentare del mondo, Nestlé, ha ammesso che oltre il 60% dei suoi prodotti alimentari e bevande non soddisfano una “definizione riconosciuta di salute” e che “alcune delle nostre categorie e dei nostri prodotti non saranno mai salutari, non importa quanto rinnoviamo”.
Secondo una presentazione circolata tra i massimi dirigenti, appena il 37% del cibo e delle bevande di Nestlé ottiene un punteggio superiore a 3,5 (considerato il valore ‘soglia’ affinché gli alimenti possano essere considerati sani).
I dati escludono la formula per bambini, il cibo per animali domestici, il caffè e l’offerta di cibi speciali: ciò significa che i dati rappresentano circa la metà dei ricavi annuali totali di Nestlé per 92,6 miliardi di franchi svizzeri (1 franco equivale a 0,91 euro).
Nel rapporto si citano anche alcuni esempi di alimenti che non sono considerati salutari. E’ il caso del Nesquik alla fragola, venduto negli Stati Uniti, che contiene 14 grammi di zucchero in una porzione insieme a piccole quantità di colorante e aroma: nonostante ciò viene descritto come “perfetto a colazione per preparare i bambini alla giornata”.
Adesso la multinazionale con sede a Vevey, in Svizzera, promette di rivedere la sue ricette. Toccherà vedere se vincerà (ancora) una volta il fatturato oppure la salute dei suoi consumatori (che nella maggior parte sono bambini).