Le autorità indiane incaricate di vigilare sulla sicurezza alimentare hanno annunciato che condurranno test e ispezioni nell’industria delle spezie per verificare la presenza di sostanze cancerogene nei prodotti finali.
La decisione del Food Safety and Standards Authority of India (Fssai) giunge dopo che quattro popolari miscele di spezie prodotte da due dei principali player indiani del settore - Mdh ed Everest - sono state messe al bando a Hong Kong e Singapore.
Le autorità delle due città Stato hanno individuato la presenza di ossido di etilene, un gas originariamente utilizzato per la sterilizzazione degli strumenti chirurgici e che, evidentemente, in India viene utilizzato anche in agricoltura.
L’esposizione all’ossido di etilene è associata a un accresciuto rischio di varie forme di cancro, tra cui linfomi e leucemie. La capacità di questa sostanza di danneggiare il Dna la rende particolarmente pericolosa, sia nel breve che nel lungo periodo.
Tra il settembre del 2020 e lo scorso aprile, la European Food Safety Authority (Efsa) ha individuato la presenza di sostanze chimiche cancerogene in 527 prodotti alimentari indiani. In Europa l’impiego dell’ossido di etilene è vietato nell’industria alimentare.
Secondo i dati di Zion Market Research, il mercato domestico indiano delle spezie vale 10,44 miliardi di dollari, mentre secondo i dati dello Spices Board, New Delhi nell’anno fiscale 2022-23 ha esportato spezie per circa 4 miliardi di dollari. L’India è il principale produttore, consumatore ed esportatore mondiale di questo tipo di prodotti.