L'industria cinematografica indiana dovrebbe crescere al ritmo dell’11,5% su base annua fino al 2020, passando dall’attuale fatturato di 2,1 miliardi di dollari a 3,7 entro il 2020. La stima è inserita in uno studio della Camera di commercio e dell’industria e della piattaforma del settore turistico BnBNation.
Dopo film di successo girati in India, come Slumdog Millionaire, il paese sta diventando sempre più meta di produzioni cinematografiche internazionali. Tuttavia, l'industria del cinema si trova ad affrontare molteplici sfide sul fronte “burocratico”. Per realizzare un film in India al momento occorrono circa 70 tra autorizzazioni e licenze ottenute da 30 differenti autorità. A causa di tali ostacoli sono stati "persi" almeno 18 film significativi dal punto di vista del budget.
Nonostante gli ostacoli, l'industria cinematografica indiana è la più grande del mondo in termini di numero di film prodotti: 1.500-2.000 film l’anno tradotti in più di 20 lingue. Nonostante ciò il volume d’affari raggiunge 2,1 miliardi di dollari. Davvero poco rispetto al livello di 11 miliardi di dollari raggiunto da Stati Uniti e Canada insieme con “soltanto” 700 film ogni anno.