Boris Johnson è in condizioni “stabili”. Non è sottoposto a “ventilazione meccanica”. E non risulta aver sviluppato una polmonite. Così recita la dichiarazione ufficiale.
Il premier britannico è ricoverato da lunedì in terapia intensiva al St Thomas hospital di Londra, fatica a respirare, ha bisogno di una somministrazione “standard d'ossigeno” (anche secondo la versione ufficiale) ed è stato costretto a lasciare un Paese senza guida nel pieno di un'emergenza Covid-19 segnata dal record europeo di morti.
Gli interrogativi sul primo ministro Tory e sul decorso del suo contagio restano tutti da sciogliere. Così come quelli sul passaggio di consegne al ministro degli Esteri, Dominic Raab.
L’altro elemento di allarme riguarda il governo del Paese e la tenuta della catena di comando. Infatti Raab non ha l’incarico pieno di premier facente funzioni e, dunque, non può avere contatti con la sovrana. Un rimpiazzo a metà.