Il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è stato ucciso con un pugno al cuore, una tecnica degli agenti delle forze speciali dell’ex Kgb.
Lo scrive il Times citando Vladimir Osechkin, fondatore del gruppo per i diritti umani Gulagu.net, che a sua volta ha raccolto le indiscrezioni da una fonte che lavora nella colonia penale artica dove Navalny è morto venerdì scorso. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico, i lividi trovati sul corpo dell’oppositore sono compatibili con la tecnica del “pugno unico”.
Prima della sua morte, Navalny, 47 anni, è stato costretto a trascorrere più di due ore e mezza in uno spazio di isolamento all’aperto dove la temperatura poteva scendere fino a -27 gradi.