Banche ingorde: aumenta il gap tra tassi di interesse attivi e passivi

Nel primo trimestre del 2023 le più grandi banche italiane hanno registrato utili tre volte superiori rispetto a quanto raccolto nel primo trimestre del 2022.

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Banche ingorde: aumenta il gap tra tassi di interesse attivi e passivi

Nel primo trimestre del 2023 le più grandi banche italiane hanno registrato utili tre volte superiori rispetto a quanto raccolto nel primo trimestre del 2022. La principale motivazione che ha spinto l’incremento degli utili è il margine di interesse: le banche hanno adeguato al rialzo i tassi applicati sui prestiti (in seguito alle scelte operate dalla Bce), mentre hanno mantenuto il più basso possibile il tasso di interesse passivo riconosciuto sui conti correnti della clientela.

Secondo il rapporto di maggio 2023 dell’Abi, a marzo 2023 i tassi di interesse sui prestiti a famiglie e società non finanziarie erano rispettivamente pari al 4 per cento e al 3,81, mentre il tasso di interesse pagato dalle banche sui depositi in conto corrente era pari allo 0,61. Il divario tra tassi di interesse attivi e passivi è aumentato costantemente a partire da marzo 2022 quando la Bce ha deciso effettuare il primo rialzo dei tassi di interesse di riferimento.

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