Fabio Panetta sarà il nuovo governatore di Banca d’Italia. A partire da novembre sostituirà Ignazio Visco che è in carica dal 2011. Ma per arrivare alla nomina è prevista una procedura complessa: è infatti necessario un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio, previa delibera del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio Superiore della Banca d’Italia (composto da 13 membri).
In pratica il Consiglio dei ministri di solito sceglie all’interno di una rosa di nomi approntata dal Consiglio Superiore. E su Panetta - già direttore generale prima di trasferirsi a Francoforte come rappresentante italiano del Comitato esecutivo della Bce - il Consiglio Superiore ha espresso un parere positivo all’unanimità. Così il Consiglio dei Ministri del 27 giugno ha potuto deliberare la sua nomina a governatore della banca centrale e a questo punto il decreto sarà sottoposto alla firma del Presidente della Repubblica.
La complessità del percorso che si conclude con l’insediamento a Palazzo Koch (che ospita in via Nazionale a Roma la sede centrale di Bankitalia) è correlato all’esigenza di preservare l’indipendenza della banca centrale.
Il governo dovrà poi gestire la sua sostituzione nel Comitato esecutivo della Bce. E qui la procedura si allarga alla politica degli Stati membri visto che deve essere approvata dall’Eurogruppo. Il fatto di non aver ancora approvato il Mes (Meccanismo europeo di stabilità), unico caso in Europa, non aiuta l’Italia. È pur vero che non è ad oggi mai accaduto che Germania, Francia e Italia non fossero rappresentate all’interno del Comitato esecutivo della Bce.