Leonardo Del Vecchio, primo azionista singolo di Mediobanca tramite la sua Delfin, ha ricevuto il via libera dalla Bce alla richiesta dell’imprenditore di poter superare la soglia del 10% per arrivare, potenzialmente, fino al 20%. La notizia dell’ok della Bce ha subito mosso il titolo, con Mediobanca che in Borsa a Milano è cresciuto di oltre il 2% a 7,4 euro.
Dopo la luce verde arrivata da Francoforte l’attesa è che Delfin si rafforzi in tempi rapidi nell’azionariato di Mediobanca, salendo, in una prima fase, attorno al 13-14%. La holding di Del Vecchio, tuttavia, non dovrebbe presentare liste in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione, che sarà rinnovato il prossimo autunno.
Un modo per non far preoccupare troppo i soci del patto di consultazione, che complessivamente controlla il 12,6% e ha oggi come primo azionista Mediolanum al 3,3%, mentre fuori dal patto c’è il gruppo Bolloré con il 6,7%. Se Del Vecchio salisse in breve all’obiettivo del 14% ipotizzato, sarebbe comunque il primo azionista.
La mossa dell’imprenditore è legata alla volontà di diversificare gli investimenti, ora concentrati su EssilorLuxottica (occhialeria) e Covivio (immobiliare), aumentando il peso della componente finanziaria, che vede una quota di spicco di Generali.
Piazzetta Cuccia ha in pancia il 13% circa di Generali, di cui è il primo socio, davanti a un gruppo di imprenditori (Caltagirone, lo stesso Del Vecchio, Benetton, De Agostini) che pesa per oltre il 15% nel capitale del Leone.