Elon Musk ci ripensa, fa retromarcia sul Bitcoin e la criptovaluta crolla del 16%. Su Twitter il fondatore di Tesla ha mostrato preoccupazione per l’utilizzo di fonti fossili nella produzione del Bitcoin, annunciando che il Gruppo automobilistico non lo accetterà più come forma di pagamento, preferendo eventuali altre criptovalute che generano un impatto minore sull’ambiente
“Siamo preoccupati per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per l’estrazione e le transazioni di Bitcoin, in particolare di carbone, che ha le peggiori emissioni di qualsiasi combustibile. La criptovaluta è una buona idea e crediamo che abbia un futuro promettente, ma questo non può avere un grande costo per l’ambiente.” È il contenuto del tweet di Musk.
Il processo di generazione dei Bitcoin prevede la risoluzione di calcoli estremamente complessi che richiedono potenti computer e processori ad alte prestazioni che hanno bisogno di sistemi di raffreddamento avidi di energia, indispensabili per evitare il surriscaldamento delle macchine.