La Banca centrale europea conferma il piano di uscita dagli acquisti netti di titoli (quantitative easing) a partire da gennaio, in previsione di un'inflazione che "continuerà stabilmente a convergere verso il livello previsto" e di rischi che rimangono "bilanciati".
Tuttavia - si legge nel bollettino economico - "hanno assunto maggior rilievo di recente le incertezze connesse al crescente protezionismo, alla vulnerabilità dei mercati emergenti e alla volatilità sui mercati finanziari".
Dalla riunione della Bce lo scorso giugno, "i differenziali sui titoli di Stato hanno mostrato un certo livello di volatilità, in un contesto caratterizzato dal perdurare dell'incertezza politica in Italia".