L’Eurotower, senza sorprendere, ha lasciato invariati i tassi di interesse, ha confermato gli acquisti di asset per 20 miliardi al mese fino a dicembre e ha detto che il costo del denaro resterà ai livelli attuali, o più bassi, finché l’inflazione non andrà verso il suo target.
In conferenza stampa, Lagarde ha spiegato che l’economia è in forte rimbalzo, ma le prospettive restano incerte, tanto più che l’aumento dei contagi da Covid-19 può essere problematico.
Parole misurate anche sull’apprezzamento dell’euro, che è salito fino a 1,1975 dollari, per poi assestarsi poco sotto 1,19: la presidente della Bce ha detto che l’euro sarà monitorato, anche in termini di ricadute dell’inflazione, ma non ha spalleggiato le preoccupazioni del capo economista della Bce Lane sui rischi di un euro troppo forte.
Per quanto riguarda le stime sull’economia, gli esperti della Bce prevedono che il Pil dell’Eurozona registrerà una riduzione dell’8% nel 2020 con una ripresa poi al ritmo del 5% nel 2021 e del 3,2% nel 2022. L’inflazione crescerà a un ritmo annuo dello 0,3% nel 2020, dell’1% nel 2021 e dell’1,3% nel 2022.