“L’inflazione è aumentata notevolmente all’inizio di quest’anno rispetto alla fine dello scorso anno. La ripresa riflette diversi fattori, la maggior parte dei quali temporanei e statistici”. È quanto si legge nell’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde, alla 43° riunione dell’International monetary and financial committee nell’ambito della sessione primaverile dei lavori dell’Fmi e della Banca Mondiale.
“È probabile - aggiunge la numero uno dell’Eurotower - che l’inflazione complessiva aumenti ulteriormente nei prossimi mesi, ma è prevista una certa volatilità durante tutto l’anno e si prevede che i fattori temporanei svaniranno all’inizio del prossimo anno”.
“Le pressioni sottostanti sui prezzi - dice ancora Lagarde - dovrebbero aumentare leggermente quest’anno a causa delle attuali restrizioni dal lato dell’offerta e della ripresa della domanda interna. Questa pressione sui prezzi rimarrà complessivamente debole a causa della bassa pressione sui salari e del precedente apprezzamento dell’euro.”
Tuttavia - conclude Lagarde – “una volta che si attenuerà l’impatto della pandemia e si ridurrà la debolezza economica grazie al continuo supporto delle politiche monetarie e fiscali, è probabile che la pressione sui prezzi aumenti lentamente nel medio termine”.