Un rialzo dei tassi di interesse adesso non avrebbe effetto sullo shock inflazionistico che sta colpendo l’economia europea ma colpirebbe i redditi disponibili delle famiglie, ponendo un freno alla ripresa. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde al Congresso bancario di Francoforte.
Ma anche nel medio periodo la musica non dovrebbe cambiare. In ogni caso – ha aggiunto Lagarde - “è molto improbabile che le condizioni per aumentare i tassi vengano soddisfatte l’anno prossimo”. E “anche dopo la prevista fine dell’emergenza pandemica sarà ancora importante che la politica monetaria, compresa l’opportuna calibrazione degli acquisti di asset, sostenga la ripresa e il ritorno sostenibile dell’inflazione al nostro target del 2%. Annunceremo le nostre intenzioni in materia a dicembre.”
“Non dobbiamo precipitarci in un inasprimento prematuro di fronte a shock inflazionistici transitori o guidati dall’offerta”, spiega la presidente della Bce. Poi avverte: “Non prendiamo alla leggera questa fase di aumento dell’inflazione. Ma nella nostra revisione della strategia abbiamo concordato come affrontare il tipo di situazione che affrontiamo oggi e ci impegniamo a garantire che l’inflazione si stabilizzi al nostro obiettivo del 2% a medio termine”.