La Banca centrale europea ha portato il tasso di riferimento al 2%, con un rialzo di 0,75 punti percentuali. Si tratta del secondo aumento consecutivo dopo la stretta di settembre. Il tasso sui depositi sale all’1,5% e il tasso sui prestiti marginali al 2,25%.
La Bce si aspetta nuovi rialzi in futuro per poter riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%. “L’inflazione resta decisamente troppo alta - spiega il comunicato emesso dall’Istituto di Francoforte - e resterà al di sopra dell’obiettivo per un periodo prolungato. A settembre l’inflazione dell’Eurozona ha raggiunto il 9,9%”.
A spingere i prezzi non è solo l’offerta. “Negli ultimi mesi - continua il comunicato – l’impennata dei prezzi dell’energia e degli alimentari, le strozzature dell’offerta e il recupero post-pandemico della domanda hanno spinto verso un ampliamento delle pressioni sui prezzi e a un aumento dell’inflazione”.