L’India supera per la prima volta Hong Kong come quarto mercato azionario più grande al mondo, anche grazie alle prospettive di crescita e alle riforme politiche promosse da New Delhi che hanno reso il Paese una delle mete preferite degli investitori internazionali. La capitalizzazione complessiva delle Borse indiane ha raggiunto i 4.330 miliardi di dollari alla chiusura di lunedì contro i 4.290 mld di Hong Kong.
L’India ha raddoppiato circa la sua capitalizzazione negli ultimi quattro anni grazie al boom favorito da una base di investitori retail in rapida crescita e a robusti utili societari. Il Paese più popoloso al mondo si è posizionato come alternativa alla Cina, attirando nuovi capitali da investitori e imprese globali, grazie al suo assetto politico stabile e a un’economia basata sui consumi che resta tra le principali nazioni in più rapida crescita.
Il rally delle azioni indiane ha coinciso con il crollo storico di Hong Kong, dove sono quotate alcune delle aziende più influenti e innovative della Cina. Ma alcuni fattori interni ed esterni (in particolare le tensioni geopolitiche con l’Occidente) hanno contribuito ad erodere l’attrattiva della Cina come motore di crescita del mondo: il valore di mercato totale delle azioni cinesi e di Hong Kong è così crollato di oltre 6.000 miliardi di dollari dai picchi del 2021.
Tuttavia, qualcuno si aspetta una svolta nel 2024. Ubs, ad esempio, prevede che i titoli cinesi debbano centrare una performance maggiore di quelli indiani rimbalzando dagli attuali minimi. Per ora, in testa alla classifica restano gli Stati Uniti, e il divario tra i due principali mercati azionari, Stati Uniti e Cina, si è ampliato fino a raggiungere i 38.000 miliardi di dollari, il livello più alto mai registrato.