La Bank of England lascia ancora una volta invariato il livello dei tassi di interesse britannici al 5,25 per cento, ai massimi storici da 16 anni dopo la sequenza di interventi al rialzo messi in campo fino all’anno scorso per fronteggiare l’inflazione.
La decisione, in linea con quelle della Banca centrale statunitense (Fed) e dell’Eurozona (Bce), è arrivata il 9 maggio nel rispetto delle attese.
Resta così rinviata la prospettiva di un possibile taglio - invocato da più parti per ridare ossigeno a un’asfittica crescita dell’economia - malgrado l’andamento più recente dell’inflazione: scesa al 3,2 per cento secondo l’ultimo dato, ma ancora ben sopra l’obiettivo (oramai irrealistico?) del 2 per cento.