Una delle ultime notizie più preoccupanti per Mosca è arrivata dagli uffici da Fitch. L’agenzia ha reso nota la decisione di tagliare il rating della Russia. Si tratta di un nuovo passo indietro per le finanze di Mosca dopo quello dei giorni scorsi decretato anche da altre agenzie di rating.
Adesso il rendimento russo è etichettato con la sigla “C”. Vuol dire cioè che i titoli di Stato di Mosca vengono considerati “spazzatura” e quindi poco affidabili. La decisione da parte di Fitch è stata motivata dagli effetti scatenati dalle sanzioni imposte alla Russia dopo l’attacco all’Ucraina.
“Il rating C – si legge nella nota dell’agenzia – è figlio delle sanzioni e delle pesanti ripercussioni sull’economia. Il giudizio di Fitch mostra che un default del debito sovrano è imminente”.
La Banca centrale russa ha, nel frattempo, sospeso la vendita di valuta estera fino al 9 settembre. Allo stesso tempo, il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto che introduce il divieto di import e export di alcuni prodotti e di materie prime.
Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022 e riguarderà soltanto le importazioni e le esportazioni con alcuni Paesi, che saranno resi noti dal governo russo.
Sferzante il commento del presidente statunitense. Per Biden, “un rublo ora vale meno di un penny, un centesimo di dollaro americano”.