In Croazia, che il primo gennaio è entrata a far parte dell’Eurozona con l’adozione della moneta unica, si registra una forte impennata dei prezzi, specie di generi alimentari e dei servizi. Rincari ritenuti ingiustificati dal governo.
La maggior parte degli aumenti riguarda arrotondamenti che in molti casi superano sensibilmente i rapporti di conversione, con rincari dal 5 fino al 20% rispetto ai prezzi precedenti l’introduzione della moneta unica europea. Per questo molti commercianti, ristoratori e anche alcune catene di supermercati sono stati accusati dai media di aver approfittato del cambio della valuta. Sulle reti social è esplosa la protesta dei cittadini, che denunciano fra l’altro rincari per pane e burro anche del 30%.
Ad accusare “una parte dei commercianti e imprenditori di approfittare della transizione dalle kune croate all’euro con questo comportamento irresponsabile” è stato anche il primo ministro Andrej Plenković, che ha annunciato possibili interventi se a breve la situazione non si normalizzerà.