C’è un’importante imprenditrice della birra italiana, Margherita Fuchs von Mannstein, proprietaria di Forst e Menabrea. C’è Johann Krapf, leader altoatesino delle docce. E festeggia Elisa Amato, avvocata, figlia del presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato.
La squadra dell’Fc Südtirol (Fcs), allenata dal croato Ivan Javorcic, ha appena conquistato una storica promozione nella serie B del calcio nazionale. E lo ha fatto in una provincia che fino ad ora aveva visto trionfare l’hockey su ghiaccio e il trampolino e un assetto societario (strutturato attorno a una sorta di joint venture partecipata da partner e società private) che riserva qualche sorpresa, a cominciare dal ruolo rilevante di un manager romano-partenopeo che si occupa di investimenti in infrastrutture ed è tra l’altro consigliere della società pubblica Sace.
Federico Merola, 58 anni, per il club è l’uomo dei rapporti con le autorità del calcio. Tra l’altro è l’unico fuori provincia tra una quarantina di consiglieri e soci. Spunta anche nel capitale con una quota di circa il 6% (quarto per consistenza) attraverso una società partecipata dalla moglie Elisa Amato. Von Mannstein detiene il 30% del capitale e Krapf il 36%. La gestione è ‘ortodossa’: niente debiti, costi sotto controllo, tetto agli ingaggi dei giocatori (massimo 100 mila annui che saranno probabilmente ritoccati per la B; 1,7 milioni il monte stipendi della scorsa stagione), zero emolumenti al consiglio di amministrazione.
Il tutto in una cornice macroeconomica niente male. L’Alto Adige è la zona più ricca d’Italia: ha un reddito medio di circa 42.000 euro, superiore a quello tedesco e il triplo di quello calabrese. E in essa risiedono tre gruppi linguistici e culturali (tedesco, italiano e ladino). Chissà che non sia anche questo uno degli ingredienti del successo.