Come è noto, nel mondo del calcio di alto livello gira parecchia grana. I giocatori più noti arrivano a guadagnare cifre molto alte grazie a sponsor e nuovi accordi sempre più faraonici. Oltre a questo, gli investimenti permettono ai giocatori di toccare quote mai pensate prima, come succede ad esempio a Cristiano Ronaldo o a Lionel Messi. Nell’immaginario collettivo, questi due sono probabilmente i calciatori più ricchi di tutto il pianeta.
Se si allarga, tuttavia, il campo di osservazione anche agli ex giocatori allora il nome di paperone è un altro e ai più inaspettato: Mathieu Flamini. Ex centrocampista di Milan e Arsenal. Ma non è con questi due club che ha fatto fortuna, ma dopo il suo addio al calcio giocato. Mentre era in attività, infatti, si è laureato in diritto e ha aperto una società a Marsiglia con Pasquale Granata, la GF Biochemicals.
Un’attività all'avanguardia e che può combattere uno dei più grandi problemi del mondo: l’inquinamento causato dalla plastica. I due sfruttano l’acido levulinico che permette di creare delle plastiche biodegradabili. Questo lo rende il sostituto perfetto del petrolio essendo anche molto più ecologico. I prodotti creati con questa nuova sostanza sono più di 200 e vanno dai cosmetici ai lubrificanti, fino a shampoo e solventi.
Il valore della società si aggira intorno ai 30 miliardi di euro, una cifra molto più alta di qualsiasi società calcistica esistente, tanto da superare il valore di Real Madrid, Barcellona, Manchester City e United, Chelsea e Liverpool sommati. E ciliegina sulla torta: secondo Forbes, il patrimonio di Flamini è sessanta volte superiore a quello di Cristiano Ronaldo.