Le doti sportive sono indiscutibili, mentre il comportamento come contribuente del fisco spagnolo è ancora sotto la lente di ingrandimento dell'autorità giudiziaria.
La magistratura di Madrid lo accusa di aver evaso 14,8 milioni di euro di tasse con l'aiuto di un complesso groviglio di società e di averlo fatto "consapevolmente e deliberatamente". Nelle prossime settimane i giudici decideranno se Ronaldo dovrà affrontare un processo con l'accusa di evasione fiscale. In caso di condanna il reato prevede vari anni di carcere.
L’Irlanda, le Isole Vergini britanniche, una piccola banca privata in Svizzera, una fondazione a Panama: sarebbero i veicoli offshore usati da Ronaldo trovati finora dagli investigatori. Si tratta di circa 150 milioni di euro di entrate pubblicitarie sulle quali l’attaccante del Real Madrid avrebbe pagato poco meno di 6 mln di euro di tasse tra il 2009 e il 2014.
I nuovi documenti Football Leaks indicano che, successivamente al 2014, Ronaldo avrebbe utilizzato altre due società offshore: una in Lussemburgo e l’altra sull'isola di Jersey (nel Canale della Manica). Sebbene il suo nome non appaia in alcun documento, le prove fornite da Football Leaks mostrano Ronaldo come unico beneficiario. In linea di principio è legale utilizzare società offshore, a condizione che i redditi siano stati assoggettati al fisco nel luogo ove sono stati generati. Non è ancora noto se Ronaldo lo abbia fatto o meno. Ma non sembra esserci traccia nella sua dichiarazione dei redditi per il 2015. Forse si scoprirà. È, invece, certo che manca poco alla decisione dei giudici di Madrid.