Se ci fosse una super rete elettrica europea l’energia sarebbe conveniente, e sicura. Il dibattito odierno si sviluppa invece su uno solo degli ingredienti della decarbonizzazione: l’installazione di nuova capacità energetica da fonti rinnovabili.
Nessuno, o forse in pochi, parlano di altri due aspetti complementari e imprescindibili se si vuole attuare effettivamente una qualche forma di transizione energetica, dicendo addio (almeno in parte) alle fonti fossili, sporche e inquinanti: come far viaggiare l’energia tra i singoli Stati europei e come accumularla?
Se infatti le rinnovabili sono energie non programmabili (il sole e il vento non ci sono sempre), mettendo insieme il vento dei paesi del nord e il sole dei paesi del sud, si potrebbe compensare questo effetto rendendo il Vecchio continente un’unica grande centrale elettrica da fonti rinnovabili.
Per far questo è necessario migliorare le infrastrutture su cui viaggia l’energia per non perdere quella prodotta in eccesso in alcuni momenti dell’anno. Le tecnologie ci sono e le materie prime non potranno esserci sottratte da nessun dittatore di turno, ci vuole soltanto la volontà politica (evidenzia una inchiesta di Report firmata da Marco Buono).
L’Europa ha conosciuto la pace dopo la creazione della Comunità del carbone e dell’acciaio. Ora ha l’opportunità di conoscere nuovamente un periodo di grande prosperità. Se ci fosse una super rete elettrica europea l’energia sarebbe conveniente, sicura. Non sembra un obiettivo impossibile: basta volerlo.