Al posto degli Usa, sarà l’ombrello nucleare francese a proteggere l’Europa?

Dopo la proposta del presidente francese, si fa largo in Europa il dibattito sulla deterrenza nucleare. Sullo sfondo il possibile addio degli Stati Uniti all’Alleanza Atlantica.

Sarà l’ombrello nucleare francese a proteggere l’Europa?

La spinta verso l’autonomia militare rispetto agli Stati Uniti continua ad aumentare in Europa e potrebbe diventare inevitabile se Donald Trump tornasse alla Casa Bianca, concretizzando il distacco americano dalla Nato. L’Europa dovrebbe, dunque, dotarsi di uno scudo contro gli attacchi missilistici e di un deterrente atomico?

La proposta di ‘estendere’ l’ombrello nucleare francese (che conta oggi circa 290 testate) a tutta l’Europa, avanzata da Emmanuel Macron, si fa largo nel dibattito sulla Difesa dell’Unione. Una posizione (quella del capo dell'Eliseo) apprezzata dal cancelliere tedesco, oltreché dai Baltici e dalla Polonia, che sentono il fiato sul collo delle testate russe schierate a Kaliningrad e in Bielorussia.

La prospettiva, quindi, è avere un’Europa che delega le iniziative nucleari ai francesi? Quello di cui si sta parlando è in effetti proprio un ombrello, in cui il manico resterebbe nelle mani di Parigi. Armi, regole e decisioni rimarrebbero appannaggio nazionale. Ma, nel peggiore degli scenari, l’Ue potrebbe non avere scelta: creare uno strumento bellico dal nulla richiederebbe tra i dieci e i vent’anni.

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