Un dittatore (Erdogan) non vale l’altro (al-Sisi)

Draghi, che non avrà certo dimenticato il clamore suscitato dall’uscita su Erdogan (“È un dittatore”) replica: “È una iniziativa del Parlamento, il Governo al momento non è coinvolto”. Eppure il Governo è direttamente interpellato dalla mozione bipartisan approvata nei giorni scorsi al Senato. E l’esecutivo aveva anche dato parere positivo.

Ma la risposta del presidente del Consiglio svela un altro atteggiamento. Di certo c’è che il Governo, come i suoi predecessori, non ha nessuna voglia di fare pressioni sul regime egiziano: il caso Regeni insegna. D’altronde gli interessi economici e commerciali con l’Egitto sono troppo rilevanti agli occhi di Palazzo Chigi.

Qualcosa di simile potrebbe dirsi per la Turchia. Ecco perché a pochi giorni dall’attacco a Erdogan, Draghi non ha avuto il coraggio di affrontare lo scottante caso di Zaki.