La Svizzera è in testa alla classifica e si conferma in quella posizione dal 2011. Si potrebbe pensare si stia parlando di reddito pro-capite. Invece, il tema è l’innovazione. La classifica annuale elaborata in collaborazione dalla Cornell University, dall'Insead e dalla World Intellectual Property Organization - un'agenzia delle Nazioni Unite - esamina 126 economie e le classifica in base alla loro capacità innovativa.
Secondo il Global Innovation Index, Berna si distingue per brevetti, manifattura high-tech, buone università e perché è tra i leader mondiali nella spesa in ricerca e sviluppo (R&S). Seguono nel ranking Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito, Singapore, Stati Uniti, Finlandia, Danimarca, Germania e Irlanda.
Invece, una delle aree del mondo più sofferente è il Centro-Sud America: il Cile si è classificato al 47° posto, seguito dal Costa Rica al 54° posto. L'Africa fa ancora peggio: il suo principale innovatore, il Sudafrica, risulta solo 58°, dietro a paesi come Mongolia, Serbia e Messico. I paesi meno innovatori in assoluto sono Macedonia, Costa d'Avorio, Mauritius e Bolivia.
All’opposto della classifica, Israele ha scalato sette posizioni fino all’11°, mentre la Cina è ora 17°. Ma nel primo anno di utilizzazione di questo indicatore – il 2007 - la seconda economia al mondo era 29°.
Gli Stati Uniti hanno subito una modesta battuta d'arresto dallo scorso anno, perdendo due posizioni. Washington è attualmente al 6° posto, nonostante vanti colossi tech del calibro di Facebook, Apple e Google. Tuttavia, in termini assoluti, il paese a stelle e strisce resta ancora il principale contributore in tema di innovazione, mentre è stato superato da Pechino nel numero di ricercatori, brevetti e pubblicazioni scientifiche e tecniche. La lunga rincorsa della Cina su gli Usa sta per finire.