Lo ha detto in un’intervista a "la Repubblica" Edward Snowden, il più famoso ex agente dell'intelligence Usa.
Quando nel 2013 sbucò dal mondo oscuro dello spionaggio per denunciare che l’agenzia americana Nsa, per cui lavorava, è in grado di spiare le comunicazioni del mondo intero, nessuno sapeva se ne sarebbe uscito vivo. Si è salvato chiedendo asilo a ventuno paesi, ma solo la Russia gli concesse protezione, dopo che WikiLeaks l'aiutò a scappare. L'ex agente ha solo un permesso di residenza temporaneo in Russia: “È stato già rinnovato e forse lo sarà ancora una volta o per sempre, a meno che non mi accolga l'Italia”.
Grazie ai suoi file è stato rivelato lo spionaggio Nsa contro l'Italia. Snowden spiega perché sono interessati a noi. "La ragione più importante e che non cambierà mai è semplicemente l'influenza: gli Stati Uniti vogliono influenzare le direzioni in cui l'Italia si muove, politicamente, economicamente. E se sei un cittadino italiano, non hai alcuna protezione legale dallo spionaggio Usa".
E, poi, un’amara conclusione. "Il mondo è cambiato, perché la tecnologia avanza molto più velocemente della nostra capacità di controllarla con le leggi. Invece di fare quello che abbiamo sempre fatto e che funziona (sorvegliare i sospetti in modo mirato), abbiamo iniziato a spiare tutto e tutti in qualsiasi momento. Dopo le mie rivelazioni, nessuno nega più che ciò avvenga. A questo punto dobbiamo affrontare una domanda: come riusciamo a riguadagnare il controllo in un mondo in cui le leggi non ci proteggono più?".