Più di 1 milione di robot si trovano nei mercati asiatici, dei quali il 33,7 per cento in Cina, dove il loro numero supererà quello dell'UE entro il 2017. La robotizzazione delle industrie cinesi ha raggiunto un picco nel decennio precedente con l'introduzione dell’intelligenza artificiale di massa nelle attività produttive. Non è stato così per l'UE, gli Stati Uniti e il Giappone, dove la robotizzazione è iniziata prima e si è evoluta in modo più graduale.
Nel 2017 si stima che le installazioni di robot aumenteranno del 21 per cento in Asia e Australia, del 16 in America e dell’8 in Europa. Ma occorre considerare che l’UE è prima per l’utilizzo nella produzione industriale, con 1,9 robot per mille lavoratori nel 2016.
La prevalenza nell'UE può essere attribuita al settore automobilistico, dove sono utilizzati più di 170mila robot. Non per caso Germania, Italia e Svezia sono in testa alla classifica europea. Tuttavia, l'intensità della robotizzazione si sta ora spostando oltre l'automobile, in settori, tra gli altri, come l'estrazione mineraria.
In prospettiva, la densità dei robot dovrebbe aumentare. Industry 4.0 svolgerà un ruolo sempre più importante nella produzione globale. Inoltre, con un mercato in rapida crescita per la robotica del cloud, i dati di un robot possono essere confrontati con quelli di altri robot nelle stesse posizioni o in luoghi diversi. Ciò, combinato con il progresso dei sistemi algoritmici, consentirà l'ottimizzazione dei parametri delle funzioni dei robot, rendendoli più efficienti e competenti.