È riuscito l’ammaraggio nel Golfo del Messico della navicella Crew Dragon di Space X, che è rientrata sulla Terra insieme agli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley dopo essere partita lo scorso 30 maggio per la Stazione Spaziale Internazionale.
Per completare con successo il test era necessario attendere il rientro a terra e la sempre delicata fase del rientro atmosferico. Uno scudo termico ha protetto il veicolo dall’attrito atmosferico e poi la discesa appeso a quattro paracadute per la fase finale verso le acque del Golfo del Messico.
È la prima volta sin dal 1975 che una navicella statunitense con astronauti a bordo rientra con un ammaraggio: l’ultima volta fu per l’Apollo della missione congiunta con la Sojuz sovietica.
Si tratta di un altro successo per Elon Musk, fondatore di Space X, che ha messo a segno la prima collaborazione della Nasa con un privato rivelatasi un risultato impeccabile.
Il progetto è strategico per le ambizioni di Washington di emancipare la propria corsa allo spazio dalla dipendenza dai russi, dopo essersi appoggiata per anni sulla Soyuz.