La crescita dell’accesso alle nuove tecnologie sta facendo vivere al Continente africano una rivoluzione: le start-up proliferano e il digitale sta aprendo possibilità lavorative un tempo impensabili, specie per le donne. Il salto tecnologico, che ha portato direttamente al cellulare bypassando la telefonia fissa, è stato un importante elemento acceleratore di questa svolta.
Un elemento su cui riflettere è dato dalla diffusione del mobile banking: il 12% in Africa, contro il 2% della popolazione nel resto del mondo. Molte start-up africane stanno investendo in nuovi servizi di assicurazione del microcredito e di trasferimento di denaro.
Per creare un ambiente favorevole all’innovazione bisogna affrontare – e vincere – due sfide: in primis fornire un migliore accesso ai finanziamenti e al supporto per gli innovatori del mercato; in secondo luogo vanno sostenute le imprese realmente innovative, in grado di promuovere l’inclusione sociale attraverso i loro servizi.
Il terzo elemento riguarda il digitale, che deve diventare uno strumento di rinnovamento dell’azione collettiva, nel pubblico e nel privato: l’e-government e la promozione di una rete libera e neutrale, grazie agli open data, dovranno essere sostenuti e implementati.
L’Africa va pensata come un’unica grande area in espansione, evitando di cadere nella divisione tra dinamiche regionali e continentali: serve questo cambio di prospettiva, secondo Vivatech, per fare una vera rivoluzione copernicana. La creatività dell’Africa e del Sud emergente è una grande fonte di ispirazione per l’innovazione globale, anche nelle economie avanzate del Nord del mondo.