Neuralink, ok ai test per gli impianti cerebrali sugli umani

L’obiettivo è sviluppare un sistema che possa aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche a comunicare attraverso il pensiero con un device esterno

La start-up Neuralink di Elon Musk ha annunciato nei giorni scorsi di aver ottenuto dalla Fda (Food and Drug Administration, l’ente regolatorio statunitense in tema di salute pubblica) l’autorizzazione ad avviare i test per impiantare chip nel cervello umano.

L’obiettivo è sviluppare un sistema che possa aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche a comunicare direttamente con un device esterno attraverso il pensiero.

Altre aziende stanno lavorando per controllare i computer con il pensiero, come Synchron che ha annunciato nel luglio 2022 di aver impiantato la prima interfaccia cervello-macchina negli Stati Uniti. 

“Stiamo costruendo una tecnologia in grado di trasmettere direttamente i pensieri di persone che hanno perso la capacità di muoversi o parlare a causa di malattia o infortunio”, ha dichiarato Thomas Oxley, fondatore di Synchron .

In questo caso il “dispositivo” denominato Stentrode non viene impiantato direttamente nel cervello, ma connesso a quest’ultimo tramite i vasi sanguigni con una procedura simile a quella dell’inserimento di un divaricatore metallico cilindrico come lo stent.

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