Bambini “su misura”. Una start up statunitense, la Genomic Prediction, ha iniziato a offrire un test genetico che permette di selezionare fra diversi embrioni quello a minor rischio di alcune malattie, ma che dà anche indicazioni sull'intelligenza e l'altezza probabili. Lo rivela la rivista del Mit, Technology Review.
L’analisi, che ha già suscitato critiche sia sul piano etico sia scientifico, può essere eseguita in 12 cliniche nel mondo, delle quali 6 sono negli Usa. Il test analizza il Dna dell’embrione confrontandolo con quello dei genitori per generare un punteggio che indica la probabilità per 11 malattie, dal diabete ad alcuni tipi di tumore all’ipercolesterolemia.
A questo aggiunge una misura dell’altezza e del quoziente intellettivo probabili, anche se viene segnalato alle famiglie solo se l’embrione risulta inferiore al secondo percentile, cioè è teoricamente così basso o poco intelligente da rientrare in una patologia.
Lo scenario sarebbe impossibile da immaginare in Italia dove la legge permette la diagnosi preimpianto solo in presenza di malattie genetiche dei genitori.