Dongfeng Motor Group è in trattative iniziali con il governo italiano per la produzione di vetture in Italia. Secondo quanto annunciato da Qian Xie, responsabile delle operazioni in Europa, il gigante cinese dell’auto, partner di Stellantis, sta valutando di installare un impianto nel nostro Paese con una capacità di produrre più di 100.000 veicoli all’anno. L’Italia sta, infatti, cercando di attirare un’altra casa automobilistica nel Paese dopo essersi scontrata con i piani di Stellantis ritenuti penalizzanti per lo Stivale. Il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso ultimamente ha ribadito che l’Italia ha bisogno di più produttori del settore automotive, non solo di Stellantis aprendo, quindi, di fatto all’industria cinese.
E il Dragone ha reagito all’input. “L’Italia è uno dei maggiori mercati automobilistici europei e per una casa automobilistica cinese avere una produzione locale significa poter rifornire tutti gli altri Paesi dell’area”, ha dichiarato Xie a Milano a margine di un evento di Voyah, nuovo brand di Dongfeng (tra i primi tre produttori automobilistici in Cina) che, oltre a produrre auto Peugeot e Citroen a marchio Stellantis in Cina, collabora anche con Honda e Nissan, ma è ora sotto pressione in patria dove la domanda di auto a benzina è in calo. Dopo aver raggiunto un picco nel 2017 con 2,83 milioni di consegne, le vendite di Dongfeng sono scese a 1,72 milioni lo scorso anno, con un calo del 38 per cento.
Tornando ai vantaggi che il nostro Paese può offrire, Xie spiega: “L’Italia è molto interessante per la sua lunga cultura automobilistica, oltre che per la disponibilità di porti (a cui e da cui trasportare prodotti finiti e componenti)”. Tuttavia, il piano di Dongfeng potrebbe mettere il governo e Stellantis in una situazione di maggiore tensione. All’inizio del mese l’amministratore delegato Carlos Tavares aveva avvertito di dover prendere “decisioni impopolari” se un produttore cinese di veicoli elettrici dovesse insediarsi in Italia.