Nel 2030 una vettura venduta su tre (a livello globale) sarà cinese

I costruttori cinesi raggiungeranno il 33% del mercato. Nessun effetto dai dazi europei

Nel 2030 una vettura venduta su tre (a livello globale) sarà cinese

Nel 2030 un’auto venduta su tre sarà cinese. Secondo un’analisi della società di consulenza Alixpartners, le case di Pechino arriveranno a conquistare una quota di mercato del 33% a livello globale. Che, tradotto in valori assoluti, significa che Byd, Saic Motor, Geely e gli altri costruttori cinesi saranno in grado di immatricolare nel mondo 30 milioni di vetture nel giro di 12 mesi. Un numero impensabile fino pochi anni fa.

Il percorso è stato certo accelerato dai monumentali sussidi concessi pubblici al settore auto, quantificati da alcuni studi in oltre 230 miliardi di dollari. Ma poggia anche su una superiorità tecnologica e di costo. Stando ai calcoli di Alixpartners, le case cinesi spendono per produrre una vettura elettrica il 35% in meno rispetto alle concorrenti occidentali (una differenza che neanche i nuovi dazi Ue saranno in grado di cancellare).

E, soprattutto, sono in grado di trasferire gran parte di questi risparmi sugli acquirenti finali, anche rinunciando ai dividendi, pur di aumentare la quantità di vendite e accelerare l’espansione internazionale. Negli ultimi anni, così, il margine di profitto delle case cinesi è rimasto stabile intorno al 6%, mentre quello dei gruppi europei è salito fino al 15%.

Il risultato è che l’auto di Pechino ha conquistato rapidamente quote di mercato. Alla fine di quest’anno, una vettura su cinque venduta nel mondo sarà cinese e la percentuale salirà al 33% entro il 2030. L’aumento sarà in parte preponderante frutto della crescita domestica: i costruttori locali sono già responsabili per oltre la metà delle immatricolazioni in Cina, ma arriveranno fino al 72%, causando non poche difficoltà alle case tedesche che nel Paese asiatico generano circa un terzo del loro giro d’affari. 

I costruttori cinesi dovrebbero poi conquistare il 69% del mercato russo, il 39% di quello africano e il 28% di quello sudamericano, divenendo così concorrenti temibili per i gruppi occidentali. 

E in Europa? La quota di mercato dei costruttori di Pechino nel Vecchio Continente dovrebbe raddoppiare al 12% entro il 2030: si tratterebbe di 2,3 milioni di vetture vendute in un anno, in parte prodotte in Cina, in parte probabilmente in nuovi stabilimenti europei.

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