Terre rare, gli Usa possiedono solo l’1,6% delle riserve globali. La Cina detiene il 40%. L’Ucraina lo 0,4%

Il 60% delle riserve mondiali si trova in Cina e Vietnam

Terre rare, gli Usa possiedono solo l’1,6% delle riserve globali

Il controllo sui minerali critici e sulle terre rare è sempre più centrale nelle dinamiche geopolitiche, dato il loro ruolo strategico nella tecnologia e nella sicurezza economica.

Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici fondamentali per la produzione di tecnologie avanzate, tra cui magneti per veicoli elettrici, turbine eoliche, semiconduttori e dispositivi elettronici.

Tra questi, neodimio, disprosio e terbio sono particolarmente strategici per l’industria tecnologica e militare. L’Ucraina, anche nei territori occupati, possiede riserve significative dei primi due.

Ciò detto, a differenza della produzione globale, che è fortemente concentrata in Cina (responsabile di oltre due terzi dell’estrazione mondiale), le riserve di terre rare sono distribuite in modo più equilibrato.

La Cina detiene il 40% delle riserve mondiali, seguita da Vietnam (20%), Brasile (19,1%), Russia (9,1%), India (6,3%) e Australia (5,2%).

Gli Stati Uniti, nonostante la loro dipendenza strategica da queste materie prime, possiedono solo l’1,6% delle riserve globali, mentre la Groenlandia, la Tanzania e il Canada detengono quote ancora più ridotte.

L’Ucraina, infine, detiene circa lo 0,4%.

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