Il voto alla riunione degli ambasciatori Ue sul Regolamento che prevede lo stop dal 2035 alla vendita di auto nuove diesel e benzina è stato rinviato a data da destinarsi.
Venerdì (3 marzo) doveva tenersi il voto degli ambasciatori in vista del via libera definitivo in programma al Consiglio del 7 marzo. Tuttavia, la contrarietà di Polonia e Italia, oltre all’astensione di Bulgaria e Germania, hanno fatto saltare il banco, sebbene il Parlamento europeo avesse già dato la sua approvazione finale il 14 febbraio scorso.
Con le decisioni prese da questi quattro paesi, il provvedimento (che richiede una maggioranza qualificata, 55% dei Paesi che rappresentino il 65% della popolazione) non sarebbe potuto passare. Motivo per il quale la presidenza svedese ha optato per un più saggio rinvio a data da destinarsi.
Un rinvio per evitare in pratica che il regolamento che mette al bando i motori a benzina e diesel dal 2035 venga affossato in nome degli e-fuel, i carburanti a zero emissioni su cui puntano soprattutto i produttori tedeschi.