La rivoluzione su rotaia è cominciata con un treno colore blu brillante. È il primo al mondo alimentato a idrogeno. Si chiama "Coradia iLint", realizzato da Alstom, è completamente privo di emissioni e può raggiungere i 140 km/h. Ha fatto il suo viaggio inaugurale il 17 settembre 2018 sui binari tedeschi ed è entrato ufficialmente in servizio il 18 settembre in Bassa Sassoniaper coprire i 100 chilometri sulla tratta Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude, rimpiazzando parte dei treni alimentati a gasolio fino ad ora utilizzati.E, stando ai piani, entro il 2020 dovrebbero entrare in servizio altri 12 convogli a idrogeno.
Il Coradia iLint, costruito dal colosso francese a Salzgitter, in Germania, è dotato di celle a combustibile che convertono – attraverso una reazione chimica - l’idrogeno e l’ossigeno in elettricità, eliminando così le emissioni inquinanti legate alla propulsione (le uniche sostanze rilasciate sono vapore e acqua). L’idrogeno in forma gassosa è pompato nei treni da un container in acciaio alto più di 12 metri, in prossimità dei binari alla stazione di Bremervörde. Con un pieno possono viaggiare lungo la rete per l’intera giornata, grazie a un’autonomia totale di 1000 km.
Oltre al suo output pulito, i principali vantaggi di iLint sono la gestione intelligente e lo stoccaggio flessibile dell'energia, che viene fornita su richiesta. Qualsiasi energia elettrica non immediatamente utilizzata per la trazione – ad esempio in frenata - può essere immagazzinata in batterie agli ioni di litio sul lato inferiore del treno.
È un’innovazione frutto di una collaborazione franco-tedesco, alla quale ha partecipato attivamente anche il governo federale co-finanziando lo sviluppo e i test della nuova tecnologia. L’Eliseo si è affrettato a dichiarare che quel treno circolerà anche sulla rete francese, seppur solo dal 2022.
“Si tratta di una rivoluzione per il futuro della mobilità”, sottolinea Henri Poupart-Lafarge, presidente e amministratore delegato di Alstom. “Il Coradia iLint annuncia una nuova era nel trasporto ferroviario privo di emissioni”. E nuovi ricavi aziendali: entro il 2021 solo in Bassa Sassonia verranno consegnati 14 treni per un costo complessivo di 81 milioni di euro.
E qui veniamo alla nota dolente. I costi elevati hanno finora limitato l'uso del gas come carburante nei trasporti. E Alstom non fa eccezione. Nel senso che la realizzazione dei nuovi modelli a idrogeno è stata resa possibile grazie ad un massiccio co-finanziamento governativo. Ma è costoso anche il raggiungimento di ambiziosi obiettivi contro il cambiamento climatico e l’elettrificazione della rete ferroviaria (necessaria per sostituire i treni a gasolio).
Ecco perché la formula sembra comunque poter funzionare.