Il segretario dei Trasporti, Chris Grayling, ha deciso di riportare la tratta ferroviaria costiera Londra-Edimburgo sotto la proprietà pubblica per evitarne il fallimento: Stagecoach, con la livrea di Virgin Trains, ha fatto male i conti quando ha accettato di pagare 3,3 miliardi di sterline per un accordo di otto anni per la gestione della linea costiera orientale, avendo le capacità finanziarie per reggere solo un triennio.
Il periodo di proprietà pubblica della tratta, che ha assunto di nuovo il nome “iconico” di Londra della North Eastern Railway, è destinato a essere temporaneo: che cosa verrà dopo? Dal 2020 potrebbe partire una nuova partnership pubblico-privato su quella linea, ma per funzionare occorrono sinergie e investimenti mirati.
Se la proprietà dell’infrastruttura rimarrà pubblica, l’attuale sistema di franchising per gli operatori ferroviari, come dimostrato dall’esperienza di Stagecoach, non è la strada migliore da seguire. Il set-up finanziario è questione delicata e il recente fallimento di Carillion rappresenta un monito: pubblico e privato possono lavorare bene insieme, a patto che le società di revisione vigilino e i consigli di amministrazione agiscano nell’interesse della collettività e della garanzia del servizio.