Per i keniani il problema era l’accesso all’istruzione primaria. Poi, dal 2003, quando il governo del paese africano ha reso la scuola elementare gratuita per tutti, è emerso un nuovo scoglio, accentuato dal gap tra le strutture scolastiche disponibili e l’aumento crescente del numero delle iscrizioni: la mobilità.
È esplicativa la storia di Carol, una studentessa di 15 anni che per anni ha dovuto camminare per dodici chilometri al giorno (tra andata e ritorno) per raggiungere la sua scuola. Ma alcuni anni fa, la vita della giovane keniana è cambiata quando World Bicycle Relief, un’organizzazione no profit statunitense che fornisce bici gratuite in Africa, ha ridotto il tempo del traserimento da due ore a 30 minuti.
Per le studentesse in Kenya, la mobilità ha un valore particolarmente trasformativo. Oggi Carol, quando va a scuola con la sua bici, non riduce solo il tempo di percorrenza, ma contribuisce a smantellare gli stereotipi di genere che pervadono molte società africane. Basti pensare che il 23% delle ragazze keniote sono già sposate quando compiono 18 anni.