In concomitanza con la visita di Xi Jinping a Mosca, si è tenuta nella capitale russa la seconda Conferenza parlamentare Russia-Africa con l’obiettivo di guardare a un mondo multipolare che coinvolge ben 40 paesi del Continente Nero.
L’agenda messa a punto dalla diplomazia moscovita è un chiaro messaggio rivolto all’Occidente: la Russia non è isolata. Non solo i rapporti con la Cina sono eccellenti, ma anche i rapporti con i paesi ricchi di risorse naturali dell’Africa godono di buona salute.
L’obiettivo della Federazione Russa è costruire nuovi assetti euroasiatici, scevri di un passato colonialista eurocentrico, come testimoniato dal recente tour africano del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
Sempre nell’ottica di avvicinarsi sempre più all’Africa, Vladimir Putin ha annunciato la cancellazione di debiti degli Stati africani per un valore di oltre 20 miliardi di dollari. Intanto l’interscambio commerciale tra il paese più esteso al mondo e il continente africano è salito a 18 miliardi di dollari nel 2022.
C’è dell’altro: l’inquilino del Cremlino ha promesso nei giorni scorsi cereali russi gratuiti per i paesi bisognosi dell’Africa qualora l’accordo sul grano ucraino non dovesse essere rinnovato.
La recente proroga fino a maggio 2023 della ‘Black Sea Grain Initiative’ potrebbe dunque non essere ripetuta qualora permanessero le sanzioni occidentali nel settore agricolo contro la Russia, ma ciò non andrebbe comunque a discapito dei paesi africani. Il sostegno alla propria causa può essere comprato anche con tonnellate di derrate alimentari.