Il tema dei dazi è tornato ancora più scottante dopo il giuramento di Donald Trump. Il presidente degli Usa utilizza il tema delle tariffe come strumento negoziale. In pochi, tuttavia, evidenziano che durante il suo primo mandato il tycoon non è riuscito a migliorare la bilancia commerciale degli Stati Uniti.
Nonostante ciò, Trump punterà sulla politica dei dazi. Ma quali sono i principali paesi che commerciano in beni con gli Usa?
Nelle prime cinque posizioni troviamo Messico, Canada, Cina, Germania, e Giappone. Tutti questi paesi esportano negli Usa molto più di quanto importino dalla prima economia al mondo.
Il caso della Cina è emblematico: l’export statunitense in Cina vale su base mensile (novembre, 2024) 12,8 miliardi di dollari, il viceversa 37,8 mld. Ma il commercio bilaterale tra Pechino e Washington pesa ‘soltanto’ per l’11,3% degli scambi complessivi degli Usa a livello globale. Invece, sommando Canada e Messico si arriva a sfiorare il 30% (sebbene questi dati non considerino le triangolazioni commerciali e le delocalizzazioni).
Tra i primi 15 paesi, i cosiddetti top trade partners, risultano 5 Stati membri dell’Ue. Si tratta, in ordine decrescente, di Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Italia e Francia. Questi paesi hanno in comune il fatto di esportare negli Usa ben più di quanto importino (surplus commerciale) dalla prima economia al mondo. Con una sola eccezione: l’Olanda.
Sempre considerando i primi 15 paesi, soltanto in 3 hanno un deficit commerciale (importano più di quanto esportino): sono Regno Unito, Paesi Bassi e Brasile. Il che conferma l’anima ‘consumatrice’ degli Stati Uniti.
Il commercio internazionale degli Stati Uniti