Verso una partnership Euro-Pacifico?

L’economia globale continua a essere messa a rischio dal conflitto Usa-Cina. Ma alcuni paesi hanno cominciato a reagire. E l’asse del mondo si sposta sempre più verso Oriente

Verso una partnership Euro-Pacifico?

Fino a quando il conflitto sino-americano non sarà risolto, i flussi commerciali continueranno ad essere messi a rischio dalle perturbazioni politiche. E per evitare che ciò si trasformi in un danno collaterale permanente, alcuni paesi (tra i quali Giappone, Ue, Canada, Australia, e Malesia) si stanno unendo per proteggere i loro interessi e il sistema del commercio internazionale.

Ecco allora che una possibile partnership Euro-Pacifico tra l'Ue e il CPTPP – “The Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership” include Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, e Vietnam - rappresenterebbe il 31% del Pil mondiale e il 40% di tutti gli scambi commerciali. Questo obiettivo è a portata di mano, dato che l'Ue ha ora accordi commerciali con quasi tutti i paesi del CPTPP, compreso il Vietnam. Ciò significa, che una partnership non richiederebbe un nuovo accordo commerciale, ma semplicemente un consolidamento delle intese esistenti.

Le ragioni per formare un partenariato Euro-Pacifico sono tanto politiche quanto economiche. Sarebbe innanzitutto una polizza assicurativa a favore del multilateralismo.

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