Il presidente Donald Trump taglia i fondi Usa all’Organizzazione mondiale della sanità.
Trump ha accusato l’Oms di una gestione disastrosa della pandemia. In particolare non ha perdonato all’agenzia Onu di averlo attaccato quando mise un divieto sugli ingressi di viaggiatori dalla Cina. Operazione della quale Trump si è sempre vantato. In effetti anche l’Italia fu tra i primi paesi a varare quel genere di restrizioni e, inizialmente, venne criticata dall’Oms.
I media statunitensi, anche quelli più critici nei confronti del presidente Usa, non sono stati teneri nei confronti dell’Oms, accusata di aver atteso un mese prima di dichiarare una pandemia.
Al contempo, l’influenza cinese all’interno dell’Oms - e di altre agenzie Onu – è aumentata, benché gli Stati Uniti rimangano il finanziatore numero uno delle Nazioni Unite. Motivo per il quale Washington può contare anche il maggior numero di funzionari rispetto a qualunque altro paese all’interno delle varie agenzie delle Nazioni Unite.
In realtà una delle lezioni di questa pandemia è che si dovrebbe rafforzare la cooperazione internazionale, non ridimensionarla.