La Casa Bianca ha annunciato che Israele ed Emirati Arabi Uniti sono in procinto di firmare un accordo di pace. Benjamin Netanyahu ha condiviso il tweet in cui Donald Trump annunciava la notizia, parlando di “giorno storico”.
Anche Mohammed Bin Zayed, il principe ereditario e ministro della Difesa di Abu Dhabi, ha confermato l’intesa definita durante una conversazione telefonica congiunta con Trump e Netanyahu.
Con questo accordo – che sancisce una comunione di intenti che si era andata formando negli ultimi anni tra Emirati e Israele in chiave anti-iraniana - i due Paesi hanno anche instaurato rapporti bilaterali che abbracceranno numerosi settori: investimenti, turismo, sicurezza, telecomunicazioni. E Israele si è impegnato a bloccare qualsiasi dichiarazione di sovranità sui Territori Palestinesi.
Anche il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi si è fatto sentire, dichiarando la sua “ammirazione nei confronti di quanti hanno operato per raggiungere questo accordo per la stabilità e la prosperità della nostra regione”.
Per Hamas “l’accordo è una pugnalata alle spalle del popolo palestinese”. Anche la Jihad islamica ha condannato l’intesa. Secondo l’Anp rappresenta un tradimento della posizione per cui la normalizzazione con Israele da parte dei paesi arabi deve essere condizionale al raggiungimento di un accordo con i palestinesi.